Ogni estate, migliaia di cani e gatti vengono lasciati ai bordi delle strade, nei parcheggi degli autogrill, davanti ai canili.
È una crudeltà che uccide due volte: tradisce un legame e carica i rifugi (e i volontari) di un’emergenza infinita.
I numeri del 2025 confermano che la piaga non è finita — e se non cambiamo rotta, continuerà a ripetersi.

Immagine di freepik.com
Il problema degli animali abbandonati
Nel corso degli anni, il fenomeno degli animali abbandonati durante le vacanze estive ha assunto proporzioni sempre più allarmanti, specialmente in Italia.
Nel 2025, si è registrato un incremento significativo dei casi, segnando un triste record rispetto agli anni precedenti. Questa tendenza non è solo un problema di carattere legale, ma solleva anche questioni etiche e morali relative al trattamento degli animali domestici. In molti casi, l’abbandono è il risultato di una mancanza di pianificazione e responsabilità da parte dei proprietari, i quali, non avendo considerato le esigenze del proprio animale, decidono di liberarsene al momento della partenza per le vacanze.
Abbandonare un animale non è soltanto un atto di irresponsabilità, ma ha effetti devastanti su questi esseri viventi.
Spesso, gli animali abbandonati sono lasciati a se stessi, esposti a pericoli quali malattie, malnutrizione e persino incidenti stradali. Storie toccanti di cani e gatti trovati in condizioni critiche affiorano regolarmente in notizie e reportage, creando un impatto emotivo forte sui lettori e sull’opinione pubblica. Questo tragico scenario sottolinea l’importanza di una maggiore consapevolezza e responsabilità da parte dei proprietari di animali, affinché non si sentano giustificati a compiere tali atti iniqui.
Adottare un animale è un impegno a lungo termine, non un accessorio temporaneo.
La formazione di una cultura del rispetto e sensibilizzazione verso gli animali potrebbe, nel lungo periodo, diminuire significativamente il numero di abbandoni, contribuendo così a una convivenza più armoniosa tra esseri umani e animali.
I numeri dell’estate 2025: cosa sta succedendo ora
Negli anni recenti, il fenomeno degli animali abbandonati durante le vacanze estive in Italia ha mostrato un andamento preoccupante. Nel 2025, si stima che oltre 100.000 animali domestici siano stati abbandonati, con un incremento del 15% rispetto al 2024.
Questa statistiche evidenziano un trend costante di aumento degli abbandoni estivi, suggerendo una difficile situazione socio-culturale in merito alla gestione degli animali da compagnia.
- Giugno 2025: ENPA segnala 6.300 animali salvati in un solo mese: 2.550 cani (753 senza microchip) e 3.750 gatti (tra cui 1.750 cuccioli). In Puglia mediamente 1 cane salvato al giorno, in Calabria 3 al giorno.
- Luglio 2025: oltre 3.000 cani e 4.300 gatti abbandonati/soccorsi in strada, portati a rifugi o veterinari secondo testimonianze raccolte dai media nazionali.
Le regioni italiane più colpite da questo fenomeno includono la Lombardia e la Sicilia, in cui si è registrato un numero significativo di segnalazioni. In Lombardia, le stime parlano di circa 20.000 abbandoni, mentre in Sicilia si sfiora la quota di 15.000 casi.
Al contrario, regioni come il Friuli Venezia Giulia e il Trentino-Alto Adige mostrano tassi inferiori, evidenziando un possibile legame tra la sensibilizzazione degli adottanti e le politiche locali in materia di protezione degli animali.
Cosa significano questi numeri? Che l’abbandono estivo in Italia rimane strutturale, con picchi già a giugno e un’onda lunga a luglio.
Confronto con gli anni precedenti
- 2024 (anno solare): ENPA parla di oltre 274.000 animali accuditi e salvati (tutte le tipologie di intervento), +55% rispetto al 2023: un contesto di emergenza crescente.
- Estate 2023: più di 127 animali ceduti o abbandonati ogni 24 ore e 2.354 cani recuperati nel solo luglio, secondo le campagne nazionali contro l’abbandono.
Dati istituzionali storici: il Ministero della Salute raccoglie i dati regionali sul randagismo (base minima ufficiale), ma le stesse organizzazioni riconoscono che il fenomeno è sommerso e sottostimato (non tutte le Regioni comunicano parametri omogenei).
In sintesi: tra 2023 e 2025 i segnali non indicano un calo: i picchi estivi restano alti e il carico sui rifugi aumenta. L’aumento 2024 sugli animali “accuditi/salvati” non equivale 1:1 agli abbandoni, ma descrive un ecosistema sotto pressione, dove abbandono, cucciolate non gestite e scarsa identificazione si intrecciano.
Cosa dice la legge oggi (e cosa è cambiato)
- Abbandono di animali = reato. Art. 727 Codice Penale: arresto fino a 1 anno e ammenda (mille–diecimila euro nelle versioni più aggiornate).
- Aggravanti su strada e veicoli: la normativa recente aumenta di un terzo la pena se l’abbandono avviene su strada o aree pertinenti; sospensione patente 6–12 mesi se l’abbandono avviene con un veicolo; collegamento con omicidio/lesioni stradali in caso di incidente.
- Legge 281/1991: cornice nazionale su tutela e lotta all’abbandono, fondi ripartiti alle Regioni.
Art. 727. (( (Abbandono di animali).)). ((Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattivita’ e’ punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro. Alla stessa pena soggiace chiunque detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura, e produttive di gravi sofferenze)).
Tradotto: oggi la legge è più severa, soprattutto se l’abbandono mette a rischio la sicurezza stradale. Ma senza applicazione rigorosa (controlli, sanzioni effettive), la deterrenza resta debole.
La vergogna dell’abbandono: l’egoismo di chi tradisce un animale
Chi abbandona un animale è stupido e senza cuore. Punto. Non c’è scusa che tenga: ferie, costi, comodità.
Dietro ogni guinzaglio lasciato in un parcheggio c’è un tradimento vigliacco verso un essere vivente che dipende da noi. È un atto di crudeltà e di ignoranza travestito da “necessità”.
La verità è che chi abbandona sceglie la strada più comoda e più sporca, scaricando su volontari, rifugi e comunità il peso di una responsabilità che aveva promesso di onorare. Un animale è famiglia, non un accessorio da buttare quando arrivano l’estate o i problemi.
Le soluzioni esistono — semplici, pratiche, alla portata di tutti. Servono solo coscienza, pianificazione e rispetto.
Perché succede (e come si risolve subito)
1) “Parto in vacanza e non so come fare.”
Pianifica con anticipo.
Cerca alloggi pet-friendly, prenota pensioni certificate o pet-sitter professionisti, organizza una rete di amici/familiari per turni.
Prepara un kit viaggio (acqua, farmaci, trasportino, museruola/guinzaglio) e verifica regole di treni/aerei.
2) “Costa troppo mantenerlo.”
Fai un budget annuale (cibo, visite, antiparassitari), valuta assicurazioni veterinarie e convenzioni comunali;
scegli cibo di qualità bilanciando costo/beneficio; previeni spese future con vaccini e check-up.
3) Cucciolate indesiderate che “non so gestire”.
Sterilizzazione (cani e gatti) e microchip subito;
chiedi supporto a ASL veterinarie, Comuni e rifugi per programmi a basso costo; diffondi l’informazione nelle aree a rischio e nelle colonie feline.
4) Mancanza di microchip/identificazione.
Microchip obbligatorio (cani) e registrazione in anagrafe; valuta medaglietta e pettorina con contatti.
Il tracciamento responsabilizza e accelera il rientro a casa.
5) Acquisto impulsivo “per moda” o regalo.
Stop agli acquisti d’impulso.
Fai un colloquio pre-affido con un rifugio, prevedi un periodo di prova e un patto di restituzione responsabile; informati seriamente su bisogni, taglia, esercizio, longevità.
6) Problemi comportamentali del cane/gatto.
Consulta un veterinario comportamentalista o educatore certificato;
programma sessioni mirate (ansia da separazione, reattività, bisogni in casa) e usa arricchimento ambientale (giochi, routine, passeggiate adeguate).
7) Difficoltà abitative (condominio, proprietario “no pet”).
Controlla regolamenti condominiali e parla col proprietario proponendo deposito cauzionale extra, assicurazione RC e referenze;
cerca immobili pet-friendly e fai valere la tracciabilità e responsabilità del detentore.
8) Difficoltà di trasporto.
Informati su policy di treni/traghetti/aerei, usa trasportini omologati, fai viaggi brevi di prova, pianifica soste e non lasciare mai l’animale in auto al caldo.
Esistono servizi di taxi pet in molte città.
9) Emergenze personali (malattia, lavoro, trasferimenti).
Attiva reti di stallo temporaneo (rifugi, associazioni, gruppi locali), crea un piano d’emergenza con 1–2 contatti “tutori” e prepara un kit documenti (libretto vaccini, chip, abitudini).
10) Disinformazione (“tanto se la cava”).
Ricordalo: abbandonare è un reato e un pericolo mortale per l’animale e per gli automobilisti.
Partecipa a campagne di educazione, porta il tema in scuole e oratori, condividi numeri utili e procedure di segnalazione.
Se stai per scegliere la via facile, fermati. Chiedi aiuto, pianifica, responsabilizzati. L’abbandono non è un errore: è una scelta vergognosa. E ogni scelta ha un’alternativa migliore — sempre.
Le conseguenze per gli animali abbandonati sono severe: essi possono soffrire di malnutrizione, malattie e stress, mentre le comunità faticano a gestire gli alti tassi di abbandono, con rifugi già sovraccarichi e risorse limitate.
La consapevolezza della gravità di queste problematiche è fondamentale per avviare un cambiamento attivo nella società.
La responsabilità condivisa e la sensibilizzazione verso gli animali domestici è un passo cruciale per affrontare e combattere il fenomeno degli animali abbandonati, specialmente durante le vacanze estive.
Un’estate diversa è possibile!
- Prima di partire, pianifica: verifica pet-friendly, prenota pensione o pet-sitter professionisti, prepara kit viaggio (acqua, museruola/guinzaglio, farmaci).
- Vedi un animale abbandonato? Chiama forze dell’ordine o polizia locale; non mettere a rischio la tua sicurezza: segnala targa, luogo, orario.
- Adotta o sostieni un rifugio: anche con donazioni di cibo, farmaci, volontariato o stallo temporaneo.
- Fai passaparola: condividi campagne e numeri utili, sensibilizza amici e vicini.
FAQ veloci
Quanti animali vengono abbandonati d’estate in Italia?
Nel giugno 2025 ENPA ha salvato 6.300 animali; a luglio 2025 oltre 3.000 cani e 4.300 gatti sono stati abbandonati/soccorsi secondo fonti di cronaca nazionale. Il fenomeno rimane grave e ricorrente.
Quali sono le pene per l’abbandono?
L’art. 727 c.p. prevede arresto fino a 1 anno e ammenda; aggravante e sospensione della patente se avviene su strada/veicolo; possibili collegamenti a omicidio/lesioni stradali in caso di incidente.
I numeri stanno migliorando?
I dati 2023–2025 non mostrano un calo netto: l’estate 2025 conferma picchi elevati; il 2024 ha visto un forte aumento degli animali “accuditi/salvati” in generale. Serve più prevenzione (microchip, sterilizzazione) e applicazione rigorosa delle sanzioni.
Conclusione: scegliere è un atto morale
Un animale non è un bagaglio da lasciare in corsia d’emergenza. È famiglia.
L’abbandono è reato, ma prima ancora è tradimento. Le soluzioni ci sono e funzionano: microchip, sterilizzazione, adozioni responsabili, strutture pet-friendly, controlli e pene applicate.
Facciamo in modo che l’estate 2025 sia ricordata non per i numeri dell’abbandono, ma per i numeri delle vite salvate—anche grazie a te.
Noi di EfficiencyTech ci impegniamo in questa campagna di sensibilizzazione verso gli animali abbandonati.
Esplora il nostro sito web per saperne di più sul mondo della Sostenibilità, Efficienza Energetica e Tematiche Ambientali!
Seguici anche su Instagram per scoprire più contenuti e rimanere sempre informato: