Tributo alla vita, alle scoperte, all’amore per ogni creatura vivente
Jane Goodall è scomparsa il 1o ottobre 2025 a 91 anni: storia di una pioniera dell’ambientalismo, delle sue grandi scoperte con gli scimpanzé, del suo impegno per gli animali, delle citazioni che ci ispirano a non arrenderci.
È difficile trovare parole che veramente rendano giustizia al suo cammino, al suo amore per la Natura, agli infiniti silenzi e sussurri che ha saputo ascoltare nella foresta, tra gli scimpanzé, tra gli alberi.
Questo articolo vuole essere un abbraccio, un racconto, un invito a continuare a camminare sulla strada che lei ha contribuito a tracciare.

- La ragazza col sogno
- Il lavoro a Gombe, gli scimpanzé e le scoperte che cambiano il mondo
- Da scienziata a voce mondiale
- Le ultime battute, il messaggio finale
- L’impatto che ha avuto, ciò che ha cambiato
- Citazioni di Jane Goodall che illuminano
- Riconoscimenti, premi e impatto globale
- Cosa possiamo fare noi, oggi
- Conclusione: un invito all’azione
La ragazza col sogno
Valerie Jane Morris-Goodall nasce a Londra il 3 aprile 1934. Fin da bambina, il suo sguardo si perdeva nei libri, negli animali, nelle storie che parlavano di giungla, foreste, creature lontane. Quando aveva dieci anni, comprò Tarzan of the Apes usato, lo lesse, lo rileggeva; la sua immaginazione si formò lì, nella meraviglia.
Non le bastava la scuola, non le bastava la vita quotidiana: Jane voleva la foresta, i suoni incontaminati, il richiamo degli animali.
Era un sogno grande, impetuoso, che in molti giudicavano ingenuo.
Ma lei aveva la curiosità, la pazienza, l’apertura mentale che nessun diploma poteva garantire.
Il lavoro a Gombe, gli scimpanzé e le scoperte che cambiano il mondo
Nel 1960, Jane ebbe il coraggio di andare a Gombe Stream National Park, in Tanzania, per osservare gli scimpanzé nel loro ambiente naturale.
Fu lì che accadde ciò che molti pensavano impossibile:
- Ha osservato che gli scimpanzé non sono solo vegetariani, come si pensava, ma possono mangiare carne.
- Capì che gli scimpanzé usano utensili: Jane osservò lo scimpanzé David Greybeard che utilizzava un bastoncino per pescare termiti da un termitaio. Questo fatto solo fece tremare le convinzioni scientifiche: era un esclusivo tratto umano? Non più!
- Vide che hanno personalità proprie, legami sociali complessi, emozioni: gioia, tristezza, rabbia, empatia. Non erano “specie da laboratorio” o “oggetti di studio”, ma individui con storie, con paura, con affetto.
Lei stava lì, seduta o in ginocchio, per ore, in silenzio, in ascolto.
Ogni suono, ogni ombra, ogni rumore di foglia: tutto contribuiva a raccontare la vita, la fragilità, la bellezza. E nel farlo, Jane sfidava il confine tra “noi” e “gli altri”, sempre più sottile.
“What the chimps have taught me over the years is they’re so like us. They’ve blurred the line between humans and animals.”
“Ciò che gli scimpanzé mi hanno insegnato nel corso degli anni è che sono così simili a noi. Hanno offuscato il confine tra esseri umani e animali.”
— Jane Goodall
Da scienziata a voce mondiale
Con il tempo, Jane non si limitò allo studio: divenne una voce, una forza.
Nonostante non avesse studi universitari tradizionali quando iniziò, la passione, la dedizione, l’integrità furono tali da conquistarle credibilità, rispetto, amore nel mondo accademico e oltre.
Istituti e programmi
- Jane Goodall Institute (fondato nel 1977): per la protezione degli scimpanzé, degli habitat naturali, per la ricerca non invasiva, e per l’educazione ambientale.
- Roots & Shoots (iniziato nel 1991): programma giovanile che lavora in decine di paesi per promuovere il rispetto per la natura, per gli animali e per le comunità umane. Ogni ragazzo, ogni scuola, ogni progetto: l’idea che anche il gesto più piccolo può diventare azione concreta.
Il suo stile
Jane parlava piano, con semplicità; non si arroccava dietro titoli, non pretendeva che fossimo perfetti: voleva che capissimo, che sentissimo, che agissimo. Per lei, la scienza non era distaccata: era parte della vita.
Sentire le gole degli scimpanzé, vedere il sole che filtra tra le foglie, capire cosa significa perdere un cucciolo, comprendere il dolore della deforestazione, della perdita: tutto contava.
Le ultime battute, il messaggio finale
Anche in età molto avanzata, Jane non si fermò. Viaggiava, parlava, incontrava persone, scuole, comunità.
Fino all’ultimo.
È morta di cause naturali mentre era in tournée negli Stati Uniti. Aveva 91 anni.
Non lasciò solo una vita piena, ma un’eredità di speranza, responsabilità, empatia. Le sue parole restano una guida:
“People just grow up thinking the forests and animals will last forever.”
“Le persone crescono pensando che le foreste e gli animali dureranno per sempre.”
— Jane Goodall
Questa frase mi colpisce: la natura ci appare eterna, invincibile.
E spesso pensiamo che potremo sempre rimandare. Jane ha vissuto per ricordarci che non è così.
L’impatto che ha avuto, ciò che ha cambiato
Ecco alcune delle ferite che ha curato, degli orizzonti che ha aperto:
- Ha cambiato il modo in cui la scienza guarda agli animali, invalidando nozioni che ci separavano da loro, mostrando che noi non siamo “isolati”: condividiamo emozioni, strumenti, cultura, errori, speranze.
- Ha acceso l’attenzione globale sul ruolo della natura, della biodiversità, degli habitat: ogni foresta persa, ogni specie che scompare è un tassello mancante di un mosaico che ci appartiene anche se non lo vediamo ogni giorno.
- Ha ispirato generazioni: giovani che grazie a Roots & Shoots hanno piantato alberi, protetto foreste, curato animali, organizzato proteste pacifiche, cambiato comunità.
- Ha enfatizzato l’importanza dell’educazione, della compassione, non del giudizio; ha detto che il cambiamento comincia nel cuore, nelle piccole scelte quotidiane.
Citazioni di Jane Goodall che illuminano
(Perché le sue parole sono come semi: se le ascolti, possono germogliare dentro di noi.)
“If people lose hope, then we may as well give up.”
«Se le persone perdono la speranza, allora tanto vale arrendersi.»
“Out there in nature by myself, when you’re alone, you can become part of nature and your humanity doesn’t get in the way.”
«Là fuori, immersa nella natura, quando sei da sola puoi diventare parte di essa, e la tua umanità non si mette di mezzo.»
“You can reach the heart by telling stories, not by arguing with people’s intellects.”
«Puoi arrivare al cuore delle persone raccontando storie, non discutendo con il loro intelletto.»
“It’s almost like an out-of-body experience when suddenly you hear different sounds and you smell different smells and you’re actually part of this amazing tapestry of life.”
«È quasi come un’esperienza fuori dal corpo, quando all’improvviso senti suoni diversi, odori diversi, e ti rendi conto di essere parte di questo incredibile intreccio di vita.»
“What you do makes a difference, and you have to decide what kind of difference you want to make.”
«Ciò che fai fa la differenza, e sta a te decidere che tipo di differenza vuoi fare.»
“You cannot get through a single day without having an impact on the world around you.”
«Non puoi attraversare nemmeno un solo giorno senza avere un impatto sul mondo che ti circonda.»
“If we lose hope, we fall into apathy and do nothing.”
«Se perdiamo la speranza, cadiamo nell’apatia e non facciamo nulla.»
“I am deeply honored to receive the Presidential Medal of Freedom… this recognition reflects the hope and action of so many people who inspire and motivate me every day in the firm belief that together we can and we must save the natural world for ourselves and future generations.”
«Sono profondamente onorata di ricevere la Medaglia Presidenziale della Libertà… questo riconoscimento riflette la speranza e l’azione di tante persone che mi ispirano e mi motivano ogni giorno, nella ferma convinzione che insieme possiamo — e dobbiamo — salvare il mondo naturale per noi stessi e per le generazioni future.»
Riconoscimenti, premi e impatto globale
- Diventa UN Messenger of Peace. Encyclopedia Britannica+1
- Nel 2025 riceve la Presidential Medal of Freedom negli Stati Uniti, per il contributo alla scienza e all’ambientalismo. Jane Goodall’s Good for All News+1
- Vince il Templeton Prize 2021, riconoscimento che unisce scienza, spiritualità e curiosità profonda riguardo al ruolo dell’uomo nell’universo. John Templeton Foundation+1
Cosa possiamo fare noi, oggi
Non per senso di colpa, ma per gratitudine. Non per paura, ma per speranza. Ecco qualche idea per onorare la memoria di Jane con azioni concrete:
- Sensibilizzare — parlare, condividere, mostrare che non siamo separati dalla natura, che ogni specie conta.
- Agire in piccolo — ridurre sprechi, proteggere specie locali, creare spazi verdi, aiutare progetti di riforestazione.
- Educare i giovani — incoraggiare la curiosità, il rispetto, il senso di meraviglia, l’empatia verso ogni creatura.
- Difendere gli habitat — sostenere politiche, ONG, iniziative che proteggono le foreste, le aree protette, le specie in pericolo.
- Coltivare la speranza — perché perdere la speranza è facile, soprattutto davanti alle emergenze climatiche, ma Jane ci insegna che la speranza non è passività: è scelta, è impegno, è azione.
Conclusione: un invito all’azione
Jane Goodall ci ha mostrato che non serve essere in potere per cambiare il mondo: serve solo una scelta, una voce, e il desiderio di non restare spettatori.
Il suo ricordo non è dolore sterile, ma una chiamata: a vivere con compassione, con rispetto, con speranza.
Oggi più che mai, il suo spirito ci invita a essere custodi della Terra, e a ricordarci che ogni albero piantato, ogni animale difeso, ogni giovane ispirato sono semi di futuro.
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